Epilessia: Brevi cenni sugli aspetti psicologici

Epilessia: Brevi cenni sugli aspetti psicologici

Autore: dott.ssa S. Natali/dott.ssa G. Clementelli

Il carattere improvviso e privo di preavviso della crisi epilettiche è già presente nell’etimologia stessa della parola epilessia che deriva dal verbo greco “epilambanein” che significa “cogliere di sorpresa”. Proprio tale caratteristica crea spesso nelle famiglie reazioni di iperprotezione, che danno vita a limitazioni nell’autonomia del figlio, oppure a una negazione o rifiuto della malattia stessa con conseguente colpevolizzazione del minore e svalutazione delle sue capacità. Nei casi più gravi si può arrivare a una riduzione del coinvolgimento emotivo finalizzato alla protezione dei sentimenti di paura che una tale diagnosi crea. Si può quindi ben dire che le famiglie dei pazienti epilettici (soprattutto se minori) siano le seconde vittime della malattia. Il sentirsi isolati o vittime dei pregiudizi ancora esistenti sulla malattia non aiuta certo chi dovrebbe prendersi cura a farlo serenamente.

In quest’ottica diventa quindi di fondamentale importanza il ruolo non solo del medico curante, ma anche delle molte associazioni nelle quali si può trovare un aiuto ed un valido supporto alle proprie difficoltà, oltre a un supporto psicologico che “si prenda cura di chi cura “. Il sentire di non essere soli a condividere il peso di una simile malattia aiuterà anche i figli a non chiudersi nell’isolamento, a integrarsi nella scuola, altro ambiente in cui la diagnosi di epilessia può creare un grosso impatto emotivo.

Secondo la maggior parte degli esperti, un bambino affetto da epilessia senza altre complicazioni ha le stesse possibilità di affrontare gli studi degli altri bambini: infatti, in casi come questi, la legge italiana non prevede la necessità di un insegnante di sostegno. Però la questione è complessa di quanto appaia poichè pregiudizi, paure ingiustificate, scarsa conoscenza del fenomeno continuano a impattare sul normale andamento scolastico dei bambini affetti da epilessia.

Le crisi, il sostegno educativo, là ove dovessero esserci difficoltà di tipo cognitivo o relazionale, la somministrazione dei farmaci in orario scolastico sono i principali problemi che si manifestano nell’integrazione scolastica. Fondamentale per il superamento di queste e altre problematiche è lo sviluppo del rapporto di fiducia scuola/famiglia. Inoltre l’ integrazione del bambino, spesso e’ complicata dal pregiudizio dell’ insegnante dovuto alla scarsa informazione da cui deriva l’ ansia del rapportarsi con il bambino e da un rifiuto, piu’ o meno palese, con la sua conseguente emarginazione. Proprio per questo il rischio è che molti genitori scelgano di non segnalare il disturbo del figlio, con i rischi facilmente immaginabili.

Per evitare inutili allarmismi o pregiudizi è bene informare e formare il corpo docente sulle caratteristiche dell’epilessia, anche per permettere un corretto inserimento dei bambini nel gruppo classe aiutandoli a non essere emarginati o a coltivare ansie eccessive.


DOTT.SSA SABINA NATALI – Psicologa psicoterapeuta

Orientamento Sistemico relazionale e Familiare, iscritta all’Ordine degli psicologi del Piemonte (n.3503).

E’ abilitata all’esercizio della pet natural therapy, e ha inoltre approfondito la sua formazione con corsi in psico-oncologia. Nella sua pratica professionale si occupa prevalentemente di anziani e caregiver, di malattia di Alzheimer, di problemi di coppia e familiari. Conduce laboratori sugli stili genitoriali e sull’insegnamento del training autogeno metodo Schultz. Collabora con numerose associazioni cittadine. E’ professore a contratto presso l’Università di Osnabruck (DE). Svolge attività privata in qualità di psicoterapeuta

DOTT.SSA GIULIA CLEMENTELLI – Psicologa psicoterapeuta

Orientamento Sistemico relazionale e Familiare, iscritta all’Ordine degli psicologi del Piemonte (n.2007). Iscritta all’Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di Torino, lavora in ambito peritale. Collabora con riviste online, quali Pnl Psicologi e A.Pi.C.E (Associazione Piemontese contro l’Epilessia). Collabora con la Cooperativa Esserci scs occupandosi di inserimenti lavorativi di soggetti giovani disabili con disabilità acquisita con TCE. Collabora con il Poliambulatorio “Polis” del Gruppo Arco. Svolge attività privata in qualità di psicoterapeuta.

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